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RITORNO ALLE ORIGINI

LA VOCE DEL CORPO, Osnago 2018

Questa performance di movimento e suono vocale è un all’origine della Libertà e della Gioia attraverso ciò che il corpo sente, percepisce ed elabora. Vuole portare lo spettatore a immedesimarsi in quello che vede e sente per sperimentare insieme i vari stati della Gioia e della Libertà.

E’ divisa in più fasi evolutive:

  1. ISTINTO D’ORIGINE. Dalla Madre Terra sale un suono primordiale che vibra nella sfera bassa del corpo conducendoci nelle profondità del nostro inconscio in un primo momento e rivitalizzando l’energia terrena e originaria in un secondo passaggio. In questa fase verrà sperimentata una Gioia Impulsiva di puro stato energetico.

  2. ESPLORAZIONE D’ESSERE. Il respiro si risveglia e ha fame di conoscenza. Vuole scoprire, capire, cercare e appropriarsi della propria presenza, per poi entrare a far parte del tutto. In questa seconda fase la Gioia sarà alimentata dalla voglia di scoprire, esplorare, rielaborare ciò che è emerso ed infine si esprimerà nella realizzazione di esistere e nel bisogno di condividerlo.

  3. CONSAPEVOLEZZA. La scoperta della propria presenza aumenta la consapevolezza del proprio corpo, delle proprie azioni e delle possibilità infinite che il futuro presenta. E’ con questa definizione (possibilità infinite) che la libertà entra in gioco e diventa artefice del qui ed ora. Ho chiesto alla mia espressione di ascoltare il movimento, il corpo, il bisogno, sensazioni, odori, ricordi, emozioni, vibrazioni e di esprimere tutto ciò che la parola non riuscirebbe a fare in così breve tempo. Quindi ciò che si svilupperà in questa fase sarà la piena libertà di essere con le sue mille sfumature che avvengono, una dietro l’altra, a velocità impercettibile. Un gioco, un essere in ascolto, un captare tutto ciò che apparentemente potrebbe sembrare sconnesso perché non segue regole o ritmi imposti. Una Gioia espressiva che si diverte a diventare reale nel momento stesso in cui viene percepita.

  4. LA PORTA. Da dentro la Libertà e la Gioia possono convivere in armonia e spensieratezza... ma una porta crea la svolta. Un’ulteriore possibilità. Entro. Sono nel pubblico e osservo ciò che stava avvenendo nella performance (senza il mio corpo restano solo i suoni in loop).. La guardo distaccata, in silenzio e immobile come tutti gli altri spettatori... poi chiudo la porta e chiudendo il loop si arresta. Resto nel pubblico in silenzio aspettando un qualcosa. Provo ad aprirla e invitare qualcuno ad entrare.. poi la richiudo e resto fuori. Lasciando una serie di quesiti in sospeso: ma è finita? è finita così? è rimasta fuori? ha preferito restare fuori? il dentro era reale? perché è uscita? e chissà quali altri ancora..                                                                            DURATA: 15/20 min

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